Veni, vidi, vici...Paul Tergat
Pubblicato da Walter Brambilla in Cross di Alà dei Sardi · 25 Gennaio 2024
Tags: Benvenuti, nel, mondo, dello, sport, Associazione, Sportiva, Dilettantistica, Alasport, Veni, vidi, vici, Paul, Tergat, racconto, emozionante, Walter, Brambilla, leggendario, atleta, straordinaria, vittoria, Cross, di, Alà, dei, Sardi, avventura, sportiva.
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Ventotto marzo 1998. Aeroporto di
Milano Linate. Sto per prendere il volo per Olbia. Il giorno dopo ad Alà il
prof Antonello Baltolu e la sua squadra manda in onda il Trofeo Alasport, manifestazione
che era già entrata di diritto nel novero delle più importanti corse campestri
nella nostra penisola. L’anno prima si era imposto Salah Hissou, l’azzurro Massimo
Modica si era classificato terzo. Quell'anno l’uomo copertina era Paul Tergat
fresco del suo secondo titolo mondiale nella corsa che attraversa i campi, la
prima a Torino l’anno precedente, il secondo titolo l’aveva conquistato a
Marrakesh. Paul Tergat, già conoscevo, per averlo intervistato più volte,
arrivava direttamente da Nairobi. Volo notturno. Atterraggio a Milano, poi
altro “salto” verso la Sardegna. Il volo proveniente dalla capitale keniana
accusava un leggero ritardo, decido allora di spedire all'arrivo dei voli
internazionali l’amico Elio Panciera, per informare il mitico Paul di affrettarsi
per raggiungerci ai voli nazionali. In soccorso ci arriva un piccolo ritardo
del il volo verso l’aeroporto di Olbia/Costa Smeralda. Ad ogni buon conto
vedere Tergat correre, o meglio arrancare alle spalle di una persona che con
l’atletica praticata non aveva nulla e che vedere (era un fotografo), un grande
sorriso me lo ha strappato. Atterraggio a Olbia e il puntuale pulmino che ci
porta verso Alà è presente sul posto. Si parte. Si toccano località che Paul
non ha mai né visto e neppure sentito. Per divertimento facciamo leggere a lui
i nomi che troviamo lungo il percorso. Uno spasso. Berchiddeddu è quello che ci
ha fatto e lo ha fatto divertire di più insieme a Padru e Loiri. Si arriva
prima ad Alà, in Via Cagliari, 2 dove il prof. Antonello offre oltre agli
immancabili biscotti, amicizia e ospitalità, poi altro passo verso Buddusò.
Tenete presente che Paul ha viaggiato la notte tra venerdì e sabato, solo nel
pomeriggio potrà coricarsi e riposare. Non si vede sino a sera. A cena, pur
bevendo acqua, mette del formaggio grana sulla pasta. Il che significa che
aveva già incamerato tutte le buone abitudini alimentari della nostra penisola.
Il giorno della gara non ha
avversari. Vince alla grande lasciandosi alle spalle: Paul Kosgei, Boit
Kipketer, Larbi El Khattaby, Ismail Kirui e Khalid Skah. Un arrivo d’arrivo
degno di un campionato mondiale di cross. Il mattino seguente all'alba, mentre
aspettiamo il pulmino che ci avrebbe portato all'aeroporto di Olbia, Paul
telefona a casa per sapere se i bimbi sono pronti ad andare a scuola. Le due
ore di fuso orario, sono perfette, ad Alà sono le sei del mattino a Nairobi le
otto. Il pulmino passa ad Alà. Antonello Baltolu è lì pronto a salutarci con
l’immancabile mazzetta dei quotidiani freschi di stampa che raccontavano della
sua “creatura”. Considerazione finale. Paul Tergat da venerdì sera a lunedì in
serata si sobbarca due voli internazionali di almeno 8 ore l’uno, e altri due
nazionali per un totale di 2 ore abbondanti, più due tragitti di 1 ora l’uno,
corre e vince. Che professionista! Che personaggio! Che carisma! Che campione!
Walter Brambilla